Nr. 5/2025 ๐๐ซ๐จ๐ ๐ซ๐ž๐ฌ๐ฌ๐ข ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐๐„๐“ ๐ง๐ž๐ข ๐๐ข๐ฌ๐ญ๐ฎ๐ซ๐›๐ข ๐ง๐ž๐ฎ๐ซ๐จ๐๐ž๐ ๐ž๐ง๐ž๐ซ๐š๐ญ๐ข๐ฏ๐ข.

Prosegue, con piacevole riscontro da parte dei nostri lettori, di questa interessante rassegna.

Parlando di Alzheimer, di Parkinson e di altre malattie neurodegenerative, quante volte sentiamo parlare di Risonanza Magnetica, di PET, di DATSCAN, pensando di eseguire esami esclusivamente tecnici, attribuendogli un alto valore diagnostico e poco soggetto ad interpretazione?

Molte! Anzi quasi sempre! La ricerca verte proprio sull’affidabilitร  dei dati ottenuti dall’imaging, ma anche sulla formazione professionale degli operatori.

Gli strumenti di imaging molecolare PET per la diagnosi clinica di pazienti che presentano deficit cognitivo o parkinsonismo e sospetta malattia neurodegenerativa variano ampiamente nei loro protocolli di acquisizione delle immagini e nell’interpretazione delle immagini, ma il prof. Bronte del reparto di medicina nucleare dell’Hospital Universitario de Son Espases di Palma di Maiorca, ha affermato che “La valutazione dell’attivitร  neuronale e della neurodegenerazione mediante [F-18] FDG PET, una tecnica ampiamente disponibile a livello mondiale inclusa nella maggior parte dei criteri diagnostici clinici delle malattie neurodegenerative, ma richiede un’adeguata preparazione del paziente, nonchรฉ la formazione della struttura PET e del personale”.

Per chi ha piacere, puรฒ proseguire la lettura direttamente dal link: https://www.auntminnieeurope.com/clinical-news/molecular-imaging/article/15737345/pet-advances-in-neurodegenerative-disorders

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