Psicologia
Il Centro Dia.Ri mette a disposizione diversi approcci psicoterapeutici per poter scegliere la figura professionale più adatta alla problematica specifica, promuovendo percorsi differenziati per l’adulto, per il bambino e per il nucleo familiare. Le principali aree di intervento sono
Nell'adulto
- Disturbi depressivi
- Disturbi d’ansia (ansia generalizzata, fobia sociale, attacchi di panico, etc)
- Disturbi dell’alimentazione
Nel bambino
- Disturbo specifico dell’apprendimento
- ADHD (Disturbo da deficit di attenzione/iperattività)
- Disturbi della condotta
Nel nucleo familiare
- Difficoltà emotivo-relazionali
- Sostegno alla famiglia e a colui che si occupa del malato (caregivers)
- Sostegno genitoriale
- Parent training
In ambito giuridico
- Valutazioni Psicodiagnostiche e di consulenza Peritale di Parte (CTP)
Scegliere di effettuare un percorso psicologico spesso non è una scelta facile, in quanto sia le problematiche sia gli approcci psicoterapeutici sono tanti e variegati. Per questo, abbiamo deciso di avvalerci di professionisti di diverso orientamento, proprio per andare incontro alle diverse caratteristiche del paziente:
- Lo psicoterapeuta di matrice “cognitivo-comportamentale” si basa sulla risoluzione di problemi concreti, aiuta i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionalidi ragionamento,aiutandoli nell’interpretazione della realtà, al fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali. Questo tipo di orientamentoha assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
- Lo psicoterapeuta di indirizzo “sistemico-relazionale” valorizza i sentimenti di appartenenza a relazioni affettive protettive come la famiglia,rendendola più democratica difendendo le parti più deboli (malati, donne, bambini). Si basa sul modello del ciclo vitale dellafamiglia,che inquadra lo sviluppo spazio-temporale attraverso fasi evolutive prevedibili, ad esempio la separazione dallafamiglia d’originee la costruzione della coppia; la nascita e la crescita dei figli, oppure l’invecchiamento e la perdita di un membro della famiglia. Ogni fase richiede precisi compiti evolutivi e ha una certa stabilità strutturale, mentre nei periodi di transizione si verificano profonde trasformazioni psicologiche e strutturali. L’utilità del modello del ciclo di vita consiste non tanto nell’identificare la fase in cui si trova lafamiglianel qui ed ora, ma nel poter osservare come viene affrontato il cambiamento e la riorganizzazione da una fase ad un’altra.
- Lo psicoterapeuta “costruttivista” non ha il compito di valutare positivamente o negativamente la realtà del paziente, né quello d’indirizzarlo verso il percorso “corretto”. Il terapeuta aiuta il paziente ariconoscere gli schemi mentaliche sono stati costruiti, aiutandolo a contestualizzarli nel momento in cui si trova. In questo modo permette al paziente di ritrovarsi nella sua visione del mondo, affinché possa riprendere ad agire, ripensare e migliorare i propri schemi mentali. Il ruolo del terapeuta, dunque, sarà quello di supervisionare il percorso.
Questi sono solo alcuni esempi, presentati al fine di informare il paziente su come intraprendere un percorso terapeutico in base alle proprie esigenze e caratteristiche personali, scegliendo il terapeuta che più si avvicina alle proprie inclinazioni.