Inizia oggi, una piccola rassegna che vi invitiamo a seguire, molto utile per chi vuole tenersi aggiornato – come noi – sulle tematiche degenerative e dalla quale potrebbero nascere interessanti approfondimenti e confronti.
Nr. 1/2025 π° πππ πππππ π₯ππ€ππ€ππππ£π ππ£ π£ππ€ππ€ π’ππ©πππ πππ π πππππ€ππ©ππππ§π π’π¨π‘πππππππ –
I ricercatori di Colonia hanno proposto un nuovo approccio derivato dalla PET cerebrale per la diagnosi e la stadiazione del morbo di Alzheimer. Il metodo si basa sulla quantitΓ di cervello “riempita” da tre anomalie patologiche distintive associate alla malattia β amiloide, tau e neurodegenerazione β e potrebbe diventare un valido strumento per i clinici.
“Spostando l’attenzione dalla quantificazione basata sull’intensitΓ alla distribuzione spaziale, gli stati di riempimento potrebbero migliorare la diagnosi precoce e l’accuratezza diagnostica della progressione [della malattia di Alzheimer]”, hanno scritto Doering, del Dipartimento di Medicina Nucleare dell’UniversitΓ di Colonia, e i suoi colleghi.
fonte: https://www.auntminnieeurope.com/print/content/15741483