La malnutrizione nell’anziano

La malnutrizione nell’anziano rappresenta una problematica sempre più frequente e al contempo ancora poco conosciuta, sia per quanto concerne l’ambiente domiciliare che quello ospedaliero e residenziale (case di riposo e RSA). Si stima che il 50% degli anziani ospedalizzati siano malnutriti e sembra che il grado di severità aumenti con la degenza.

La crucialità di questo tema è oggettivata dal fatto che la malnutrizione stessa è causa di un aggravamento (e/o dell’insorgenza) delle comorbilità associate all’età geriatrica e non, una minore risposta alle terapie mediche, una prognosi sfavorevole e una riduzione dell’autonomia alla dimissione, con peggioramento della qualità di vita.

Le cause della malnutrizione nell’anziano sono molteplici e si influenzano tra loro (riduzione delle ingesta per cause psicologiche e sociali (es. solitudine), ma anche patologiche (malattie neurologiche associate a declino cognitivo con riduzione dell’autonomia e/o a disfagia, altre malattie organiche che implicano la presenza di disfagia e/o anoressia, ecc); cambiamento del gusto con tendenza a ridurre gli alimenti ad elevato (e nobile) contenuto proteico – il cui fabbisogno, paradossalmente, cresce in età senile; modificazione dell’assetto ormonale e  metabolico con riduzione della capacità di sintesi proteica e aumento del turnover amminoacidico).

La sarcopenia è una condizione caratterizzata da un deficit progressivo della massa muscolare (pre-sarcopenia), conseguente riduzione della forza (sarcopenia conclamata) e infine deterioramento della performance fisica (sarcopenia di grado severo con elevato rischio di fragilità). Effettuare uno screening quanto più precoce possibile consente di identificare questa invalidante condizione che, come dimostrato dalla letteratura scientifica, può essere mitigata attraverso un intervento nutrizionale e di attività fisica mirati. Poiché ciò che caratterizza la sarcopenia è il progressivo declino della massa muscolare il problema può riguardare anche i soggetti obesi (malnutrizione per eccesso) che, parallelamente ad un eccesso di massa grassa, presentano anche una riduzione della massa magra e pertanto le stesse criticità connesse ad una sarcopenia instaurata in un quadro di malnutrizione per difetto.

Il ruolo del Dietista/Nutrizionista in collaborazione con quella del Medico, del Fisioterapista, del Logopedista, ecc. è dunque fondamentale nel trattamento dell’anziano malnutrito, in termini di miglioramento dello stato di salute e, non meno importante, di qualità di vita nel suo complesso.

Dott.ssa Vinci Eleonora

Dietista Biologa Nutrizionista