Problemi cognitivi in seguito ad ictus: cosa fare?

Cosa è un ictus?

L’ictus (dal latino “colpo”), conosciuto anche come ischemia cerebrale, si verifica quando improvvisamente avviene uno scarso apporto sanguigno al cervello provocando la morte delle cellule nervose della zona interessata.

Esso può essere di due tipi: ictus emorragico, dovuto ad uno stravaso di sangue nel tessuto cerebrale, oppure ictus ischemico, dovuto ad una interruzione del flusso sanguigno data dall’occlusione di una arteria.

Come mi accorgo che sto avendo un ictus?

I sintomi di tale evento cerebrovascolare insorgono improvvisamente e dipendono dall’area del cervello colpita, tuttavia quelli più comuni sono: difficoltà nel muovere una metà inferiore della faccia con il classico segno della “bocca storta”; riduzione di movimento degli arti di una parte del corpo con incapacità di sollevare un braccio o di mantenerlo alzato allo stesso livello dell’altro e/o difficoltà a muovere una gamba; problemi di linguaggio, con strascicamento delle parole o uso di parole inappropriate o incomprensibili e deficit di comprensione. Anche alla comparsa di uno solo di tali sintomi è indispensabile non perdere tempo e dirigersi subito al pronto soccorso o chiamare il 112 per far sì che possano essere attuate nel modo più tempestivo le strategie terapeutiche salvavita.

Cosa posso fare una volta tornato a casa?

Benché venga preso in tempo e le possibilità di recupero siano buone per circa la metà dei soggetti, i danni cerebrali causati dall’ictus sono spesso estesi e il paziente va incontro ad una gestione nel lungo termine che va ben oltre il ricovero ospedaliero. Tale gestione necessita di una presa in carico globale prevedendo un lavoro congiunto tra più figure professionali come il fisioterapista, il neurologo, il neuropsicologo, lo psicologo, il logopedista, ect. che possa condurre il soggetto verso un percorso di riabilitazione efficace.

Sento di non essere più come prima dell’ictus: cosa posso fare?

Sebbene gli aspetti fisici e linguistici vengano individuati e trattati già nella fase sub-acuta, andando verso la fase del lungo termine è necessario focalizzarsi anche sui deficit cognitivi che l’ictus ha lasciato dietro di sé. I disturbi cognitivi più tipici sono la difficoltà di concentrazione, il rallentamento del pensiero, difficoltà di pianificazione e disturbi di memoria.

Per valutare l’entità di tali deficit è necessario effettuare una valutazione neuropsicologica approfondita che possa far luce sul profilo cognitivo del paziente. Grazie a tale profilo sarà possibile impostare un piano di riabilitazione neuropsicologica personalizzato e mirato al maggior recupero possibile. Affinché la riabilitazione possa avere successo è assolutamente necessaria la volontà e motivazione del paziente a collaborare per migliorare la propria situazione. È importante sottolineare infatti che, specialmente per pazienti giovani e in età lavorativa, affrontare la fase di recupero è ancora più dura psicologicamente e può portare a depressione e attacchi di panico. In tal senso è quindi indispensabile prevedere anche interventi di sostegno psicologico, che possano preparare il paziente e tutto il nucleo familiare al percorso da affrontare.

I principali obbiettivi della riabilitazione sono quindi:

  • Riguadagnare la maggior efficienza fisica e cognitiva;
  • Essere in grado di gestire la vita di tutti i giorni, con o senza l’aiuto di altre persone
  • Aiutare il paziente ad accettare e convivere nel miglior modo possibile eventuali limitazioni permanenti
  • Suggerire i necessari adeguamenti dello stile di vita e dell’ambiente in cui vive il soggetto
  • Evitare o ridurre le complicanze fisiche, psichiche e sociali negative dovute all’ictus.

Dia.Ri, così chiamato dalla combinazione “DIAagnosi e RIabilitazione”, si è costituito già da tempo, fino a diventare nel 2017 una realtà ed un punto di riferimento per la qualità e la tipologia delle prestazioni offerte e, nel 2021, primo centro accreditato dalla Regione Toscana per la neuropsicologia.

Il gruppo di lavoro è formato da psicologi, neuropsicologi e fisioterapisti e dispone di un’ampia gamma di collaboratori per offrire al paziente, ed ai suoi familiari, un’assistenza globale multidisciplinare.

L’obiettivo del Centro Dia.Ri. è quello di poter offrire servizi diagnostici e terapeutici di elevata qualità e specializzazione, ma anche accogliere e talvolta indirizzare il paziente, affinché possa trovare la risposta ai propri bisogni nel minor tempo possibile.